Stracolmo
il Parco dei Salici per l'incredibile gara
"gastrica", primo Mirco Azzoni Angelo Scollo
di Rolo recordman di durata: quasi dodici secondi di
Andrea Melosi REGGIOLO. Può mandare a monte
una cena romantica a lume di candela o disgustare le
anime più sensibili. Ma alla festa della birra
il rutto fa solo divertire e serve per raccogliere soldi
per la ricerca medica. Così la pensano le 12mila
persone presenti alla V edizione del Ruttosound.
Alla faccia di Monsignor Della Casa e del suo galateo,
irriverenti, dotati di una notevole
carica di autoironia, pronti ad accettare di buon grado
anche i più pesanti sfottò del pubblico, in ventuno
sono saliti martedì sera sul palcoscenico del Ruttosound
edizione 2002, ribattezzato per l'occasione Pavarutti
& friends , l'incredibile ed esilarante
gara a colpi di rutti inserita nel programma della Hard
rock beer, la festa di Reggiolo allestita al Parco dei
Salici fino al prossimo 23 giugno.
Condotta dal sempre più professionale Stefano
Morselli, la manifestazione, edizione dopo
edizione, prende sempre più i connotati di un vero e
proprio spettacolo: migliorata la scenografia, previsto
l'inserimento di ospiti, musica di sottofondo. Ma, contorno
a parte, il piatto principale (e non potrebbe essere
diversamente) resta il rutto: da rumorosa conseguenza
di esagerate bevute di liquidi ad alta percentuale gassosa
o "finalino" di pranzi con abbondanti e robuste
portate (ma se siete invitati dagli eschimesi dovete
ruttare o si offendono) a rumore "spettacolo"
quasi liberatorio e, perchè no, anche un po' provocatorio.
I ventuno ruttatori si sono affrontati in tre gare,
vere specialità vocali: rutto di potenza, rutto
di lunghezza e rutto parlato.
Nella prima categoria, successo netto di Mirco
Azzoni di Quistello (Mantova) che poi conquisterà anche
il titolo di vincitore assoluto della manifestazione.
Grazie ad un sofisticato strumento per la misurazione
dell'inquinamento acustico, il rutto di Azzoni ha fermato
la lancetta su 124,5 decibel: roba
da diventare sordi.
Nella lunghezza, autentico trionfo e nuovo record della
gara con Angelo Scollo di Rolo: pensate, ha
"sparato" un rutto per 11 secondi
e 53 centesimi. Provate un po' voi se ne siete
capaci.
Irresistibile la prova del parlato (vinta da
Eugenio Camellini di Modena): ci sono stati
concorrenti che, con un solo rutto sono riusciti a dire
"c'è gigi, no è andato al ruttosound", oppure
"can che rutta non morde", fino al chilometrico
"la vita è come la scaletta del pollaio, corta
e piena di m..." che forse meriterebbe una citazione
nei Guinness. Il pubblico? In delirio con tanto
di striscioni e sirene. L'Italia è eliminata,
ma almeno ci si diverte a Reggiolo. E l'incasso è stato
sui 175mila euro. |